mercoledì 16 aprile 2014

Quando l´uso del linguaggio è ripetitivo si è soliti pensare all´ecolalia. L´ecolalia è comune nello spettro autistico e può dividersi in due tipologie (Bashe, 2001 e Inside Perspective): 

Ecolalia immediata: causa l´immediata ripetizione di una frase o parola. Una tipica presentazione pediatrica può essere: ad un bambino viene chiesto "Cosa vuoi per cena?" e il bambino fa eco "Cosa vuoi per cena?" prima o al posto della risposta. Questo meccanismo è comune anche nello sviluppo tipico dei bambini e solitamente smette (nei bambini tipici) tra i 2 e i 3 anni. 

Ecolalia differita: avviene quando una frase è ripetuta a distanza di tempo, ad esempio la ripetizione di spot televisivi, citazioni preferite da film e cartoni o frasi dette dai genitori. L´ecolalia ha differenti cause e ruoli: All´inizio dello sviluppo è utile per imparare il linguaggio verbale in quanto la ripetizione della parola/frase serve da collegamento per assicurarsi che la parola sia stata acquisita correttamente, in questo contesto è quindi funzionale. Nei bambini con problemi di processamento uditivo (frequente nello spettro) questo processo può durare più a lungo e possono ad esempio pretendere che anche l´interlocutore faccia "eco" alle loro domande in modo da verificare la corretta comprensione. Questo comportamento può prolungarsi anche nei ragazzi e adulti che o per il continuo presentarsi dei problemi di processamento uditivo o, più spesso, come habitat acquisito da bambini, ripetono la frase appena detta in modo che sia "chiaro" che sia loro che l´interlocutore hanno compreso appieno la trasmissione del messaggio. Attraverso l´uso appropriato degli strumenti terapici, l´ecolalia può essere sfruttata per ampliare il repertorio vocale del bambino e motivarlo, attraverso il successo nell´acquisizione linguistica e comunicativa, ad interagire e a spostarsi verso modalità comunicative più efficaci. 

 Cosa fare quindi? 
 In primo luogo su bambini piccoli o che ancora non hanno sviluppato il linguaggio verbale è possibile sopperire attraverso sequenze di immagini con le quali aiutare lo sviluppo e l´interiorizzazione di regole. Pur se molti psicologi riconoscono una superiorità al dialogo interiore verbale, dotato per natura di una maggiore flessibilità e astrazione, nel caso in cui sia assente e/o fortemente sviluppato quello visivo è bene sfruttare questo canale. 
In secondo luogo se il linguaggio è di tipo non direttivo (ecolalia) è importante determinarne e risolvere la causa (mancanza di comprensione? Riduzione dello stress?) prima di sostituirlo con un comportamento più opportuno. In terzo luogo pur se si protrae più a lungo del dovuto rispetto alle tappe usuali dello sviluppo, il linguaggio auto-diretto non va mai soppresso o eliminato, perché svolge un ruolo fondamentale nell´auto-regolazione e nella soluzione di problemi. Tuttavia alcuni bambini possono disturbare specialmente in classe quando l´interiorizzazione ritarda e/o usarlo per scopi diversi che inducono a distrazione. In questi casi è bene in primo luogo riportare il linguaggio ad un compito direttivo rispetto al comportamento contingente ed in secondo luogo cercare di farne diminuire il volume gradualmente fino ad una completa interiorizzazione come avviene nello sviluppo tipico.
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